Si è tanto parlato del mio scontro con quel miserevole Golia che non
ravviso più nemmeno io la barriera fra la storia autentica e la
favola. Io ero un adolescente, è quasi vero, e lui un trentenne di
poderose dimensioni; io però fisicamente non ero un bambino, oh no,
né lui, contrariamente a quanto si è ripetuto innumerevoli volte,
era più grosso di una collina o di un albero. Solo l'ottusità della
sua mente era incommensurabile. Ora, una delle missioni affidate al
nostro popolo non è contribuire ad affermare il principio per cui
l'intelligenza primeggia sulla forza bruta?