Alexander Schnell, “Reportagen”, luglio 2018

Al ritorno da un giro in taxi, un abitante di Raversdorf racconta di aver incontrato un rifugiato, cioè un rifugiato vero che interpreta un rifugiato anche in questo gioco di ruolo. Finora quello era l’unico lavoro che era riuscito a procurarsi in Germania. Sembra che il rifugiato gli abbia anche detto: “Quando ho attraversato il Mediterraneo su un barcone non mi sarei mai immaginato che il mio lavoro in Europa sarebbe stato interpretare un rifugiato”.