Lei si considera un uomo felice?
«Non sono felice, sono ancora vivo: ho 95 anni».
È una buona ragione per esserlo. La ricerca della felicità è uno dei diritti inalienabili dell’uomo.
«Non ho mai creduto a quella frase di Jefferson. La felicità non dipende da noi. La vita, la libertà sono diritti innati, ma la ricerca della felicità non mi convince. Ho dibattuto su questo una volta con un grande imprenditore canadese: mi disse che lui avrebbe cambiato la triade con vita, libertà e buon governo. Sono d’accordo. La ricerca della felicità non è né nei Dieci Comandamenti, né nella filosofia di Aristotele. Non c’è negli insegnamenti della Chiesa cattolica, né in quelli di Lutero: è un’invenzione di Thomas Jefferson. Personalmente credo nel dovere, non nella felicità».