Jean Marie Goulemot, La vita privata dal Rinascimento all'Illuminismo, 1986

L'errore sarebbe nel credere che lo status particolare dell'intimo, condannato al silenzio sotto pena di negarsi, margine necessario e risorsa consapevolmente scelta, senza che sia sempre possibile stabilire con precisione la linea di divisione, sia il mezzo per una reinterpretazione della letteratura dell'età classica. Occorre tuttavia chiederle di aiutarci per comprendere meglio gli impegni nuovi che si assumono gli scrittori e i loro lettori. E, tutto sommato, è forse alla letteratura dell'età classica che siamo, in parte, debitori di quella comunicazione perversa, fatta dei nostri desideri, dei nostri sogni, dei nostri miti e dei nostri fantasmi, che noi chiamiamo “letteratura”.