Andrea Wulf, L'invenzione della natura, 2015

Alla fine del diciottesimo secolo alcuni scienziati avevano cominciato a ipotizzare che la terra fosse più antica della Bibbia, ma su come si fosse formata non si trovavano d’accordo. I cosiddetti “nettunisti” ritenevano che la forza determinante fosse stata l’acqua, che avrebbe creato le rocce attraverso un processo di sedimentazione e poi avrebbe lentamente determinato la nascita di montagne, minerali e formazioni geologiche emergenti da un oceano primordiale. Altri, i “vulcanisti”, sostenevano che tutto avesse avuto origine attraverso eventi catastrofici come ad esempio le eruzioni vulcaniche. Il pendolo continuava a oscillare tra queste due scuole di pensiero. Tra i problemi incontrati dagli scienziati europei vi era il fatto che le loro conoscenze erano quasi interamente limitate ai due soli vulcani attivi in Europa - l’Etna e il Vesuvio, entrambi in Italia.