Jennifer Egan, Il tempo è un bastardo, 2010
La lettera di Bennie mi ha fatto un bel po' di effetto. La mia vita ultimamente si era come... qual è la parola? Prosciugata. Ecco, sì, si era un po' prosciugata. Lavoravo per il Comune come bidello in una scuola elementare del quartiere, e d'estate raccoglievo la spazzatura in un parco in riva all'East River, vicino al ponte di Williamsburg. Non mi vergognavo affatto di questi lavori, perché capivo una cosa che quasi nessuno sembra afferrare: che c'è una differenza infinitesimale, una differenza così piccola che quasi non esiste, se non come invenzione della mente umana, tra lavorare in un grattacielo di vetro in Park Avenue e raccogliere spazzatura in un parco. Anzi, forse la differenza non esiste proprio.