Ora si tratta di perdurare assenti nell'infinito.
L'infinito è una spiaggia calda su cui appoggiare i piedi e prendere confidenza con il mare. Anche se siamo solo gocce del mare che si sentono oceani, il mare ci riporta dentro un'altra dimensione, quella nostra, svuotata di nomi ed eventi, bruciato quello che è stato e permane, a brandelli tra anni, cugini, dischi a quarantacinque giri, alluvioni, lucertole, madri, sceneggiati televisivi, fino alla prossima era glaciale.