Miklós Mészöly, La morte dell'atleta, 1966

Esiste una forma di distacco più inesplicabile, anche quando si va ancora a letto insieme, si fa colazione insieme, e forse si prova ad amare ancora più di prima. Ma non dipende soltanto da questo. A un certo punto arriva il giorno in cui comincia a profilarsi un paesaggio (non trovo una parola o un'immagine migliore, ma nel caso di Bálint non è solo un'analogia), un paesaggio in cui sai che può entrare solo l'altro, per quanto possa vederlo anche tu.