Javier Marías, Berta Isla, 2017

Probabilmente aveva ragione, probabilmente non solo i vecchi, ma tutti noi vivi, abbiamo il diritto di respingere quelle parti di realtà sulle quali non vi è certezza e che ci amareggiano o ci rattristano, o ci tolgono ogni speranza, o semplicemente non ci piacciono. Possiamo sempre dire «A me non risulta» di quello che non ci risulta, e in realtà è molto poco quello che ci risulta, voglio dire che quasi tutto quello che sappiamo lo sappiamo perché ce lo hanno raccontato altre persone, oppure i libri, i giornali e le enciclopedie, oppure è stato consegnato alla storia attraverso cronache, archivi e annali, ai quali diamo credito in quanto li sappiamo antichi e consolidati, come se non si fosse mentito e travisato il vero nei tempi passati e non avessero prevalso le leggende. Noi non assistiamo a quasi nulla, non vediamo quasi nulla, non siamo in grado di affermare quasi nulla con certezza, anche se lo facciamo di continuo. Ne consegue che non è difficile negare un fatto o l'esistenza di qualcosa quando si preferisce negarli, l'opacità del mondo e la sua pessima memoria (labile, dubbiosa, mutevole) ce ne porgono la possibilità su un piatto d'argento.