Le contingenze alle quali siamo esposti, dalle quali dipendiamo, tra cui la morte, ci appaiono troppo pesanti, troppo smisurate, perché non rientrano nella nostra visione causale del mondo. Quando riflettiamo sulla nostra esistenza, ci fermiamo ai limiti della comprensibilità, quando ci poniamo delle domande, queste non possono che essere sbagliate per il semplice fatto che formuliamo domande, mentre invece dovremmo rimanere in silenzio, fare ciò che facciamo, e basta.