David Wallace-Wells, “New York Magazine”, settembre 2017
Molti degli scienziati con cui ho parlato pensano che il riscaldamento globale sia la soluzione al famoso paradosso di Fermi: se l’universo è così grande, perché non abbiamo mai incontrato nessun’altra forma di vita intelligente? La risposta, secondo loro, è che l’arco di vita naturale di una civiltà potrebbe essere qualche migliaio di anni, e quello di una civiltà industriale forse solo qualche centinaio. In un universo che ha miliardi di anni, con sistemi solari così lontani tra loro nello spazio e nel tempo, forse le civiltà nascono, si sviluppano e si soffocano da sole troppo rapidamente per potersi incontrare. Peter Ward, uno dei paleontologi che hanno scoperto che le estinzioni di massa sono state provocate dai gas serra, lo chiama il “grande filtro”: «Le civiltà nascono, ma c’è un filtro ambientale che le fa estinguere e scomparire molto rapidamente», mi ha detto. «Se pensiamo alla Terra, il filtro in passato sono state le estinzioni di massa». Quella che stiamo vivendo oggi è appena cominciata, e molte cose dovranno ancora morire.