A chi afferma «Le statistiche mostrano che la gente lo fa costantemente, dunque deve essere giusto» (modello molto comune di argomento) si dovrebbe far presente che in questo modo si occulta il presupposto «Ciò che è abituale è giusto». Ci si deve anche rendere conto (si dovrebbe sostenere) che «Ciò che è abituale è giusto» è un giudizio morale liberamente sottoscritto da chi lo sostiene e non una definizione di ciò che è «giusto».