Marco Lodoli, Diario di un millennio che fugge, 1986

Già da ragazzino, nel cortile della scuola, mi capitava di accorgermi all'improvviso che l'avversario con cui stavo litigando, con cui mi accapigliavo, non aveva meno ragioni di me, che anzi avevamo i medesimi torti e negli occhi la medesima paura, e allora con un passo mi tiravo fuori dalla zuffa, non avevo più voglia di difendere nulla, e dicevo facciamo testa o croce, o come vuoi tu, e piantiamola. Per questo sostenevano che ero un vigliacco, e non era falso. E non era vero.