Jean Starobinski, “Liber”, febbraio-marzo 1990

Nulla obbligava il comparativismo linguistico a ricorrere a coppie di concetti antinomici. Il metodo linguistico è differenziale e contrastivo. Le differenze non sono antitesi. Ma la logica verbale delle antinomie possiede il fascino della simmetria: si impone dappertutto dove prevalgono le condanne preconcette, l'insufficienza della documentazione e il desiderio di fare impressione. La logica dei contrari, l'argomento a contrario, continuano a riscuotere successo: obbligano a tagliar corto, mentre la constatazione delle differenze non comporta alcuna decisione che vada al di là di questa stessa constatazione.