Toni Morrison, Beloved, 1987

«Un giorno ti ritroverai che cammini per strada e sentirai o vedrai che sta succedendo qualcosa. Un'immagine chiarissima. E tu pensi che sei tu che lo pensi. Un'immagine del tuo pensiero. E invece no. Questo succede quando s'incappa nel ricordo che appartiene a qualcun altro. Lì, dove stavo prima di venire qua, quel posto esiste nella realtà. Non andrà mai via. Anche se sparisce tutta quanta la fattoria - fino all'ultimo albero e all'ultimo filo d'erba. L'immagine è sempre lì e, cosa più importante di tutte - se lì ci vai tu, tu che non ci sei mai stata - se vai lì e ti metti nel posto dov'era prima, succederà di nuovo. È lì per te, che ti aspetta. Perciò, Denver, non andarci mai. Mai. Perché, anche se è tutto finito, morto e sepolto, è sempre lì che ti aspetta. Ecco perché mi son dovuta portar via di lì i miei figli. A tutti i costi.» Denver si rosicchiava le unghie. «Se è ancora lì che aspetta, questo vuol dire che non muore mai niente.» Sethe guardò Denver dritta negli occhi. «No, non muore mai niente», le rispose.