Philippe Jaccottet, Carnets 1995-1998

Mozart, Sonata in la per pianoforte e violino: non mi sorprende che Einstein, musicologo, parli a suo proposito di un dialogo dell’anima con Dio. Detto così è impropriamente detto; ma designa perlomeno l’altezza a cui, nell’adagio, vi conduce questa musica. Si potrebbe anche dire che, se non ci sono né Dio né dei, e se non ce ne sono mai stati, simile musica ne dovrebbe far nascere; o che sembra invocarli, convitarli, come Hölderlin fa esplicitamente in «Der Gang aufs Land»; ma implicitamente, come qui, è ancora più probante. Si potrebbe persino andare oltre: in questa musica, essi hanno risposto all’invito.