Émile Zola, Teresa Raquin, prefazione alla seconda edizione, 1868

È necessaria tutta la preconcetta cecità di una certa critica per obbligare un romanziere a scrivere una prefazione. Poiché per amore di chiarezza ho commesso l'errore di scriverne una, chiedo scusa alle persone intelligenti, che non hanno bisogno, per veder chiaro, che gli si accenda una lanterna in pieno giorno.