Marco Santambrogio, “la Rivista dei Libri”, settembre 1994

Il meccanismo è semplice: si stabilisce senza argomentare di far cominciare qualcosa da un certo momento e si osserva che proprio allora due fenomeni si trovavano in qualche modo congiunti: questa compresenza nella fase inaugurale è sufficiente a istituire tra quei due fenomeni un legame saldissimo, addirittura logicamente necessario o a priori (questi due concetti, pur molto diversi tra loro, vengono spesso scambiati). Si decreta infine che tutta la storia successiva si limiterà a sviluppare in innumerevoli variazioni quei legami. Il fatto che la scelta degli inizi sia in larga misura arbitraria e che la compresenza dei fenomeni possa essere del tutto contingente - tutto questo evidentemente ha poca importanza.