Peter Brook, Cahier Beckett, 1976

Beckett indispettisce sempre la gente con la sua onestà. Egli costruisce degli oggetti. Li pone davanti a noi. Ciò che ci mostra è spaventoso, ma proprio in quanto spaventoso, è contemporaneamente buffo. Ci dimostra quindi che non vi è modo di tirarsene fuori, e naturalmente questo fatto ci esaspera. Effettivamente non vi è modo di tirarsene fuori. La gente va ancora a teatro con la pia illusione che alla fine delle due ore di spettacolo il drammaturgo le offrirà una soluzione. Ora, sappiamo bene che la soluzione che ci darebbe Beckett non l'accetteremmo mai, eppure, per una incomprensibile illogicità, continuiamo ad aspettarcela.