è solo quando sono molto stanca
che scrivo versi
come se l’andare a capo
fosse un sedativo blando
o, al contrario, l’estremo sforzo al decollo
quando le luci si sono abbassate
come poi all’atterraggio ho pensato
alla morte come nelle poesie brutte
dove la metafora è espressa o
spiattellata con le parole che irritano
i romanzieri: clangore tonanti - e poi descrivono cieli e fiori